02 Lug La situazione sui residui dei pesticidi nell’UE
È stato pubblicato dall’European Food Safe Authority il rapporto annuale sui residui dei pesticidi negli alimenti. Si tratta di uno studio – effettuato mediante l’analisi di circa 88.000 campioni raccolti dai 28 Stati membri dell’UE (ai quali si aggiungono anche Islanda e Norvegia) – che monitora le quantità misurabili di principi attivi (ovvero sostanze chimiche usate per proteggere le piante da malattie e organismi nocivi) e loro metaboliti o prodotti di degradazione che possono trovarsi sui raccolti o negli alimenti di origine animale.
Il dato che risulta dall’analisi, relativa all’anno 2018, è generalmente buono. Se guardiamo all’Europa nel suo complesso il 95,2 della frutta e il 95,8 degli ortaggi commercializzati è risultato privo di residui di pesticidi o con tracce contenute nei limiti di legge.
LDQ = Limite di Quantificazione, la più bassa concentrazione di una sostanza quantificabile con precisione accettabile. Indica in sostanza la percentuale di campioni priva di residui quantificabili di pesticidi.
LMR = Limite Massimo di Residuo, definito dalle norme vigenti. Indica in sostanza la percentuale di campioni con residui contenuti entro i limiti di legge
È altresì interessante osservare come il dato nazionale italiano risulti migliore della media europea, raggiungendo un 97.5% complessivo di prodotti esenti da residui o con residui nella norma. Un dato confortante che ci pone al di sopra di molti Paesi europei, come la Germania, la Francia e l’Olanda.
Altri dati sono disponibili sul sito Efsa, dove è possibile anche consultare uno strumento interattivo che permette di compiere analisi più dettagliate.