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Circolarità: per una gestione virtuosa dell’invenduto

Lavorare per la grande distribuzione significa assolvere una serie di rigorosi controlli che oltre alla qualità certificata e alla piena sicurezza alimentare attengono al versante estetico. È naturale che chi commercia richieda alla frutta e agli ortaggi di rispondere a parametri anche estetici – in termini di dimensioni e di assenza di imperfezioni – ma questo ha una ricaduta che occorre saper gestire. Il nostro sforzo è così da sempre assicurare che quella parte della produzione – assolutamente integra dal punto di vista delle qualità organolettiche e pienamente commestibile, ma solo commercialmente meno accattivante se esposta su un bancone in un supermercato – si trasformi da potenziale spreco in risorsa. È in questa ottica che si inseriscono due importanti attività “pro bono” che operiamo, volte ad assicurare una piena utilizzazione del nostro prodotto, anche quello “brutto ma buono”.

Foto di Matt Seymour su Unsplash

A chi va il nostro invenduto

Agricola Pro Bono

Il primo utilizzo  della frutta e della verdura di Pizzi Osvaldo & C. che restano invendute ci rende particolarmente felici e anche un po’ orgogliosi. Siamo infatti partner di Agricola Pro Bono, la Onlus che raccoglie direttamente dai produttori e dai distributori vegetali, frutta, verdura per consegnarli ad enti che forniscono pasti gratuiti a scopo benefico, a partire dalle mense dei poveri delle città di Milano e Como.

logo società Agricola Pro Bono

Feed From Food

Dall’inizio del 2023 abbiamo trovato un modo per fare “circolare” anche gli scarti di frutta e verdura biologiche che non possono trovare un impiego nell’alimentazione umana. Grazie alla collaborazione con la start up Feed From Food, in cooperazione con l’Università veterinaria di Milano, ospitiamo ora nelle nostra sede un macchinario che ci consente recuperare gli scarti vegetali più brutti e trasformarli in un prodotto utile per l’alimentazione animale.