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le testate web con le notizie sul voto alla camera sulla legge sul biologico

In calce al voto alla Camera sulla Legge sul biologico

È notizia di ieri: finalmente l’Aula di Montecitorio ha approvato all’unanimità la “proposta di legge sulla tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. L’accordo tra i partiti, dopo non poche polemiche, si è raggiunto estromettendo dal testo l’equiparazione tra biologico e biodinamico.

Le polemiche che hanno riguardato quest’ultima pratica si sono trascinate per mesi. Ed hanno visto tra gli epigoni, oltre alla solita senatrice Cattaneo, anche il neo Presidente della Repubblica Mattarella. L’accusa, nota e ribadita nel tempo, è quella delle “pratiche stregonesche”, l’utilizzo di tecniche al limite della magia. Tra queste ricordiamo, solo a titolo di esempio, l’uso di letame maturato nel corno di vacca che abbia partorito almeno una volta, oppure di fiori di Achillea sepolti per mesi nella vescica di cervo maschio.

Tra i nostri fornitori ci sono alcune aziende che praticano il biodinamico. Le visitiamo e le controlliamo al pari delle altre, fanno parte da anni della nostra filiera, per cui ci permettiamo di esprimere la nostra posizione in pochi e chiari punti:

      1. Il biodinamico rispetta al 100% il regolamento europeo del biologico (848/18). A questo eventualmente aggiunge alcune pratiche, come i corroboranti per migliorare la resistenza delle piante, i biostimolanti (ammessi e normati dallo stesso regolamento europeo), la semina in determinate fasi lunari, le quali più che esoteriche sono “tradizionali”, e spesso funzionano.
      2.  La produzione biodinamica rappresenta lo 0,11% della produzione agricola Italiana. Perché si sta sollevando questo polverone immenso, scomodando menti e nomi così altisonanti, su una questione così irrilevante?
      3. La libertà di scelta deve essere universale e garantita: sia per le aziende che per i consumatori. Ciascuno è libero di produrre e/o acquistare ciò che crede: riso da aziende che fanno il falò di S. Antonio piuttosto che latte di vacche benedette dal proprio Parroco. L’Italia, per nostra fortuna è piena di tradizioni legate alla cultura del territorio. Fondamentale è che i prodotti siano trasparenti e controllati. Sì può dire lo stesso della vastità di produttori e territori trattati in convenzionale con pesticidi e residui che è scientificamente dimostrato facciano male?
      4. Pur privo dei riferimenti al biodinamico (e qui forse si è persa un’occasione) il testo approvato ristabilisce i presupposti scientifici dell’agricoltura biologica. Ne riconosce i fondamenti sia in termini di pratica agronomica che di tutela del territorio; ne apprezza la validità sociale ed economica e ne esalta le prospettive a livello di biodiversità e di sostenibilità globale.
        Nostra particolare soddisfazione che la senatrice Cattaneo finalmente ha dovuto sdoganare il biologico, su cui fino a un anno fa diceva peste e corna… e ora lo “difende” dalla commistione col biodinamico riconoscendo che il biologico è normato e si basa su metodi scientifici (EVVIVA!)
      5. Dimostra al di là di qualsiasi critica che il settore biologico è di fondamentale importanza per il contributo che dà allo sviluppo e alla crescita del sistema Italia, con i suoi 80.000 operatori (più 4.500 aziende biodinamiche) e i suoi 3,3 miliardi di euro fatturati nel 2021. Con una crescita dell’occupazione, negli ultimi 10 anni, del 71%. Forse uno dei principali motori del nostro Paese.

 

Tutto ciò per dire che la salute pubblica e la sicurezza dei consumatori non verranno certamente incrinate dai prodotti delle aziende biodinamiche, anzi.

Sui temi dei controlli e delle garanzie rimane da parte nostra un impegno fondamentale: gestire l’inevitabile ed evitare l’ingestibile.

Ribadiamo la nostra posizione verso tutto ciò che è scientifico e comprovato.