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Approvato il ddl sul biologico italiano

Il lungo cammino del disegno di legge sul biologico ha raggiunto il 20 maggio 2021 una tappa fondamentale, punto di arrivo di un cammino articolato e complesso e al tempo stesso punto di ripartenza di un settore – quello dell’agricoltura biologica – che vede l’Italia occupare la prima posizione in Europa per numero di operatori, aziende agricole e terreni coltivati.

Stiamo parlando dell’approvazione, giunta al Senato della Repubblica del disegno di legge cui avevamo già dato notizia al momento dell’approvazione – avvenuta il 13 gennaio scorso – del medesimo testo alla Camera dei Deputati.

La presidenza di AssoBio, nella persona di Roberto Zanoni, ha commentato con entusiasmo il raggiungimento di questo traguardo, avvenuto praticamente all’unanimità. “Esprimiamo viva soddisfazione per l’approvazione definitiva del disegno di legge sul biologico e siamo soprattutto gratificati dal fatto che tutti i partiti abbiano mostrato grande compattezza votando favorevolmente in modo bipartisan. Questo significa che anche il mondo politico ha compreso l’importanza della proposta della Commissione Europea e il valore di un comparto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del settore agricolo italiano. Con il 15,8% dei terreni coltivati biologicamente, l’Italia si classifica prima nazione europea per esportazioni e seconda al mondo. I consumatori preferiscono i prodotti biologici perché ottenuti preservando la salute del suolo e dell’ambiente. Adesso dobbiamo lavorare per far crescere i consumi che in Italia sono ancora limitati se confrontati con quelli francesi o tedeschi, con una spesa pro capite di poco superiore a 60 €. A tal proposito, è importante investire in informazione e comunicazione, a partire dalle Scuole dell’obbligo, fino all’Università e al mondo della Ricerca.”

Tra le importanti novità del disegno di legge – che riguarda un comparto che non solo risponde in pieno a logiche di sostenibilità (che sono la sua stessa ragion d’essere), ma che ha forti prospettive di sviluppo – c’è la prevista istituzione del marchio biologico italiano di cui potranno fregiarsi i prodotti bio ottenuti da materia prima italiana e che se applicato e regolamentato correttamente potrà contribuire alla valorizzazione del Made in Italy.