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Triplicare, entro il 2030

Proteggere l’ambiente e preservare la biodiversità, potenziare l’agricoltura biologica, garantire che gli europei possano contare su alimenti sani, economicamente accessibili e sostenibili. Gli obiettivi della strategia “Farm to Fork”, definita dalla Commissione europea e pubblicata il 21 maggio, incontrano il plauso di FederBio, che esprime la propria soddisfazione per il ruolo centrale che F2F attribuisce all’agricoltura biologica come metodo capace di produrre benefici tanto per l’ambiente quanto per la nostra salute, con un vantaggio in più: quello di creare economia e occupazione per giovani agricoltori.

Certo l’obiettivo è ambizioso e si concretizza in un numero: il 25%, ovvero la quota della superficie agricola europea che va convertita in biologico entro il 2030, accompagnata da una riduzione dei pesticidi del 50% e dei fertilizzanti del 20%. È davvero molto, se si considera che oggi la superficie del biologico è dell’8%: l’obiettivo è appunto triplicare in 10 anni e richiederà un grande sforzo. I risultati auspicati si potranno raggiungere solamente se saranno coerentemente inseriti nella revisione della Politica Agricola Comune (PAC), rendendola così uno strumento efficace che premi gli agricoltori per la produzione di beni pubblici come la conservazione delle risorse naturali, la tutela della salute dei cittadini e il contrasto al cambiamento climatico

“Le strategie Farm to Fork sulla biodiversità rappresentano l’avvio del percorso per il Green Deal e costituiscono per l’agricoltura europea una vera e propria svolta che mette l’agricoltura biologica al centro di una transizione verso sistemi agro-alimentari più sostenibili.  È evidente che questa nuova sensibilità ecologica debba trovare un’attuazione pratica in tempi veloci. In questa direzione, abbiamo due occasioni preziose da cogliere: sbloccare finalmente l’approvazione della legge sul biologico ancora ferma al Senato e lavorare affinché le linee guida contenute in F2F siano i fondamenti nella costruzione di una nuova PAC che si basi sull’agroecologia che, attraverso fondi pubblici, premi le aziende che producono maggiori benefici per la società: cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, mantenimento della fertilità dei suoli e contrasto al cambiamento climatico”, ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio.

Fonte: FederBio