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Effetti collaterali della pandemia, per una volta positivi

In mezzo ai mille disagi e alle mille difficoltà provocate dalla pandemia, ogni tanto affiora anche qualche segnale positivo. È il caso dei dati che sono stati resi noti di recente da un’indagine elaborata da Nielsen con il contributo di AssoBio, che segnala  che nel 2020 gli gli acquisti dei prodotti biologici sono cresciuti del +7% sul 2019, per un valore complessivo superiore ai 4,3 miliardi totali.

In dettaglio la crescita si suddivide nel seguente modo: +6.5% nel canale supermercati,  con vendite che hanno superato gli 847 milioni di euro, e del +12,5% in quello dei discount (+12,5%) con un valore di oltre 194 milioni mentre i negozi specializzati nel corso del 2020 hanno visto un deciso incremento, addirittura superiore al 10%.

La Grande distribuzione organizzata (GDO) sta quindi riconoscendo grande valore al nostro settore, avendo aumentato in modo significativo l’assortimento dei prodotti bio a proprio marchio, con risultati estremamente positivi, pari al 48,7 % delle vendite bio totali. Ma la vera e propria impennata si registra nelle vendite online dei prodotti bio, che superano il 150 per cento.

La correlazione che l’indagine stabilisce tra queste quote e l’attuale situazione socio-sanitaria si gioca tutta sulla maggiore sensibilità dei consumatori sui temi della salute, come su quelli della sicurezza ambientale.
“Il settore del biologico rappresenta un driver sempre più importante dell’agroalimentare italiano di qualità. – ha dichiarato il Presidente di AssoBio, Roberto Zanoni –Proprio durante il lockdown, i consumatori sono andati alla ricerca di prodotti biologici e biodinamici, a conferma di una tendenza di crescita già in atto. Il consumatore italiano sta prestando sempre maggiore attenzione alla qualità, alla sicurezza, con uno sguardo rivolto anche alla corretta politica di prezzi, a conferma di un giusto ed equo riconoscimento dei processi e della loro certificazione.”

A questo link il comunicato AssoBIO.