02 Dic Dieta mediterranea e bio: binomio perfetto
Presentati alla Camera dei Deputati i primi risultati della ricerca dell’Università di Tor Vergata, diffusa grazie alla campagna social IL BIO DENTRO DI NOI, promossa da FederBio, AssoBio e Consorzio Il Biologico
“Cosa succede se ci si alimenta seguendo la dieta mediterranea e utilizzando frutta e verdura esclusivamente bio?”
È la domanda che si è posto il team di ricerca dell’Università di Roma Tor vergata e guidato dalla professoressa Laura di Renzo. Per trovare una risposta e raccogliere dati scientifici certi si è deciso di procedere con una sperimentazione molto interessante: è stato scelto un campione di quindici volontari che sono passati da una dieta “fai da te” a una mediterranea 100% bio, seguita con rigore per un mese intero. Sono stati ovviamente rilevati tutta una serie di dati corporei prima dell’inizio della sperimentazione e al termine della stessa. E quel che ne è uscito è molto più che incoraggiante: grazie alla dieta biomediterranea, secondo quanto rilevato dallo studio, negli organismi dei volontari le famiglie di batteri antiossidanti – i batteri buoni per la nostra salute – sono aumentate anche del 25% dopo la dieta rispetto allo stato iniziale. Allo stesso tempo, le associazioni di batteri pro-ossidanti si sono ridotte fino al 50% sul campione. Quindi, chi segue una dieta mediterranea biologica corre minori rischi di contrarre malattie cardiovascolari, diabete e tumori, grazie a un complessivo effetto immunomodulante e detossificante.
Come se non bastasse sono emersi risultati altamente positivi nella qualità dei grassi assunti nella dieta biologica mediterranea, con un calo consistente dei grassi saturi correlati al rischio cardiocircolatorio.
L’insieme dei risultati, espressi con rigore scientifico, è stato presentato lo scorso 26 novembre, presso la sala stampa della Camera dei Deputati. A commentarli, oltre ai responsabili scientifici dello studio e del progetto MOOD finanziato dal Ministero della Salute e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione, Laura di Renzo, direttrice della Scuola di Scienze dell’Alimentazione di Tor Vergata, e Antonino De Lorenzo, professore emerito responsabile scientifico del progetto MOOD, sono il sottosegretario al MASAF Luigi D’Eramo; la deputata Maria Chiara Gadda; l’europarlamentare Camilla Laureti; Maria Grazia Mammuccini, presidente di FederBio; Nicoletta Maffini, presidente AssoBio; Massimo Monti, presidente del Consorzio Il Biologico.
“Questa ricerca è unica perché si basa su un data base ex novo eccezionale “ha spiegato la Prof. Di Renzo. “I dati ottenuti dalle analisi effettuate ai 15 volontari hanno preso in considerazione diversi parametri, permettendoci di raccogliere una quantità enorme di risultati, per questo lo studio assume una rilevanza scientifica importante. Il cuore dello studio ha riguardato l’analisi del cosiddetto esposoma, ovvero l’insieme dei fattori interni ed esterni che influenzano il nostro stato di salute. Tra questi ci sono le abitudini alimentari, lo stile di vita e l’esposizione a sostanze inquinanti. Lo studio ha approfondito il primo di questi fattori, ovvero quanto incide ciò che mangiamo sul nostro stato di salute. I risultati hanno mostrato che una dieta composta esclusivamente da alimenti biologici riduce l’esposizione a sostanze chimiche nocive, come pesticidi e fertilizzanti sintetici, rafforzando le barriere naturali del corpo contro infiammazioni e danni cellulari”.
Per un approfondimento vi rimandiamo al sito dedicato, che oltre a definire più accuratamente gli obiettivi della ricerca e la sua metodologia, offre un’analisi dettagliata dei risultati della prima fase della ricerca. La seconda fase, che verrà avviata dopo un periodo di riposo e di “wash out” di un mese, prevede che i volontari riprendano ad alimentarsi nuovamente con una dieta mediterranea ma questa volta rinunciando ai prodotti dell’agricoltura biologica e servendosi invece di prodotti convenzionali, per verificare quali tra gli ottimi risultati conseguiti siano da ascrivere alla sinergia “dieta mediterranea + bio”.
PER APPROFONDIRE
- Il sito ufficiale della campagna “Il bio dentro di noi”.
- Il comunicato stampa completo