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Brevetti sui prodotti biologici: torna il buon senso

Nessun brevetto per i prodotti biologici, Può sembrare una cosa scontata – “naturale” – ma c’è voluta l’intervento del Parlamento Europeo, che ha approvato in data 20 settembre 2019 una delibera sul tema, per sancire questo assunto e mettere fine a una diatriba che aveva del paradossale e che contrapponeva da alcuni anni l’Ufficio europeo dei brevetti (Ueb) alla Commissione europea. Il primo, tramite la sua commissione tecnica di ricorso aveva affermato nel 2016, respingendo una risoluzione non vincolante del Parlamento europeo, che la Convenzione sul brevetto europeo dovesse avere la precedenza giuridica sulle norme di attuazione dell’UEB (decise dalle Commissione europea).

In buona sostanza la votazione del Parlamento europeo ristabilisce alcuni principi fondamentali che la brevettabilità dei prodotti naturali rischiava di compromettere: in primis garantendo che l’accesso alle risorse genetiche non può essere limitato. Viceversa si finiva con il limitare le possibilità degli agricoltori (e dei consumatori) a favore invece di poche multinazionali.

La decisione di non permettere che vengano concessi brevetti ai prodotti ottenuti tramite processi biologici determina per tanto il libero accesso alle informazioni che è prerequisito “per stimolare l’innovazione e la competitività nei settori dell’allevamento e dell’agricoltura, per sviluppare nuove varietà, migliorare la sicurezza alimentare e affrontare il cambiamento climatico”

Fonte Cambialaterra

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